E’ incredibile riuscire a trovare informazioni su posti abbandonati negli anni ’90, perché tutto quello che è stato abbandonato prima dell’avvento di internet è quasi sempre difficile da ricercare. Sono giunto fino a qui in una fredda e squallida giornata d’ottobre, il cielo era d’un bianco perlaceo, la temperatura era fredda ed umida e l’atmosfera era già prossima all’inverno. Malgrado il luogo si trovi tra l’astigiano ed il Monferrato, siamo molto distanti dai classici paesaggi di questi territori, non ci sono placide colline a tranquillizzare lo spirito, ma solo aspre salite, amari boschi ed un’ inquietante solitudine. Siamo a pochi chilometri dal comune di Moncalvo, al confine con Ottiglio.
Quest’hotel è stato infatti costruito in un luogo decisamente particolare per questa zona, si trova sulla cima d’un’ alta collina, immerso in una foresta, a pochi passi da un santuario ormai prossimo alla decadenza. E’ proprio da questa chiesa che l’hotel prende il nome, santuario del XI-XII secolo che in tempi antichi aveva una discreta importanza, ma che oggi lo conoscono solo gli abitanti della zona, ha una storia di particolare importanza per il territorio. Questo luogo sacro si trova proprio nel punto più alto di questa collina alta circa 400 metri, altura che è anche definita con il nome di “terrazza del Monferrato”.
Qui siamo isolati dal mondo esterno, sono pochissime le case sopra quest’altura, si respira la fresca e tranquilla aria dell’isolamento e la pace del silenzio. Perché costruire un albergo in posto simile? C’è da considerare che oltre ad essere un luogo dove alloggiare, l’attività si basava anche come ristorante, che negli anni ’80 era molto conosciuto nella zona e scelto come meta perfetta per matrimoni, cresime, battesimi e giornate speciali. Era molto famoso all’epoca, negli anni ’80 quindi viveva il periodo di maggior successo, qui venivano anche organizzate feste ed occasionalmente nel salone al piano terra veniva addirittura adibita a discoteca.
Ma come ogni abbandono è successo qualcosa che ha fatto incrinare il periodo d’oro, facendo largo ad un periodo di buia decadenza. Ovviamente non sono in grado di fornire informazioni a riguardo, quel che è certo, è che in un periodo imprecisato degli anni ’90 l’albergo/ristorante venne messo in vendita e da allora così è rimasto ancora fino ad oggi; probabilmente per i costi proibitivi, non solo per una sua restaurazione, ma anche per la gestione d’un edificio così grande, in un luogo così isolato. Tutti fattori che incidono negativamente tanto che un investimento del genere molto difficilmente può portare dei guadagni.
Le stanze d’albergo erano solo una decina, segno che non era l’attività principale, è interessante notare quanto fosse grande, nel primo piano c’era il ristorante che poteva anche ospitare centinaia di persone contemporaneamente. Nel secondo piano c’era la hall dell’albergo, con alcune sale d’aspetto veramente di notevoli dimensioni. Nel terzo piano c’erano le stanze, che malgrado fossero piccole erano comunque decisamente accoglienti, dal tipico stile anni ’70. L’albergo è comunque frutto della grande speculazione degli anni ’60, segno dei tempi del benessere, dove le vacanze estive si facevano ancora vicino a casa.
Come ogni hotel che si rispetti c’era anche un bel balcone dove poter fare colazione, sembra quasi di percepire l’atmosfera che si poteva vivere poche decine d’anni fa, e fa quasi impressione quanto tutto questo possa mutare in così pochi anni. Qual’è il futuro? Difficilmente tutto questo verrà mai recuperato, nel 2016 il perimetro esterno è stato nuovamente messo in sicurezza, con una recinzione nuova ed alcuni cartelli che indicano la presenza di telecamere (io dubito ci siano veramente), un vano tentativo di conservare questo luogo.
Nel 2015 avevo anche fatto un video al suo interno, è l’unico documento video esistente, anche considerando che oggi l’edificio dovrebbe essere del tutto inaccessibile.
Altre foto:
Ciao,sono Fabrizio di Alessandria,ho 43 anni ed in quell’albergo/ristorante, o ristorante con camere,ci sono andato un sacco di volte.I miei nonni ci andavano a ballare il liscio,io e mio cugino,come molti altri di Grazzano Badoglio (lì passavamo i fine settimana e le vacanze coi nonni) abbiamo imparato a giocare con i primi videogames bruciando le 100 e 200 lire…
Allora ci si sposava alla chiesa delle Madonna dei monti e poi si andava a pranzo al ristorante.E quanti pullman ho visto di domenica,la gente in quegli anni ci si muoveva ancora parecchio.Il fatto è che come nei paesi sono sparite le Vespe ed i giovani che le guidavano,lo spopolamento dei borghi e le mode che sono cambiate hanno eroso nel giro di una manciata di anni il bacino di clienti di questo,a noi caro,luogo.Cambiano le mode,la gente va via,e tutto finisce.Questi sono i motivi.Ciao!
Sono Michele di Tortona.
Verso la fine degli anni ’60, con il gruppo in cui suonavo “I Beathovens” ho suonato tantissime volte nella tavernetta dell’albergo dove fruivamo del ristorante e vi pernottavamo in quanto si suonava sabato sera e domenica pomeriggio e sera.
Ricordo con molta nostalgia quegli anni, l’albergo accogliente e bello immerso in una natura incantevole e incontaminata, con un repertorio che spaziava dsi Beatles ai Deep Purple. Anni indimenticabili.
W Madonna dei Monti!
Era in un luogo incantato questo hotel ristorante, immerso nel verde spontaneo dei boschi ancora incontaminati del Monferrato, dove si udiva solo il cinguettio degli uccelli o il ronzare di qualche ape mentre il profumo dei fiori spontanei inebriavano nell’aria una sensazione di piacevole pace e tranquillità, un po’più vicino all’albergo invece i sensi venivano accalappiati dai magici profumi delle leccornie che si sprigionavano della cucina sempre ottima. Che dire io dopo essermi sposata al Santuario di Crea ho fatto in questo ristorante il pranzo di nozze, per me è stata un’ottima scelta e ne ho un vivido ricordo bellissimo. An dermage! Si direbbe in piemontese. Mi dispiace! Che non ci sia più questo posto così bello.
Ho fatto la cena di nozze, era più di una settimana che pioveva, ma quel giorno spuntò un sole incredibile, dopo la cerimonia e le foto ci trovammo in questo isolato albergo. Feci ancora due pranzi per gli anniversari ed una cena di fine anno con discoteca. Mi dispiace la fine che ha fatto, era un albergo moderno.
Mi ricordo di questo luogo perche’ in un un caldo pomeriggio di settembre ci sono andata con un ragazzo che sarebbe poi diventato mio marito!
Conosco bene questo posto e conoscevo bene gli ultimi due gestori La Bruna e il Sergio grande cuoco due persone con un cuore a 360° e siccome la Bruna ha raggiunto il suo Sergio e non c’è più Oggi sono andato a cercare questo posto a cui lei ci teneva tanto
Su eBay si trovano un paio di cartoline che mostrano l’albergo in attività attorno al 1970, due immagini chiaramente scattate a pochi minuti di distanza da due angolature diverse. E su immobiliare.it la struttura è tuttora in vendita come “laboratorio”: è evidente che non vi sarebbe alcuna speranza di trovarle un acquirente come albergo.