E’ difficile capire come un parco pieno di mezzi militari provenienti da tutto il mondo sia un luogo che parli innanzitutto di pace. Sarà che forse siamo abituati alla logica propagandistica distorta delle “bombe intelligenti”, dei “bombardamenti umanitari” o dell’orwelliana definizione “Guerra di Pace”, ma nulla di tutto questo riguarda il Templio della Fraternità dei Popoli a Cella di Varzi ed il suo parco pieno di mezzi militari. Questo è un luogo dove avviene quello che si può definire: “costruire con qualcosa che distrugge“, ed è proprio da tale concetto che è nato il Templio, che si pone come punto di riferimento su qualcosa che tutt’ora è di primaria importanza per l’umanità: la fratellanza ed il dialogo.

Cella è una frazione dei comune di Varzi in provincia di Pavia, posta su un’ altura a sud dal centro del suo rispettivo comune, nel 2011 contava appena 128 abitanti. E’ una frazione dalla storia ultra-millenaria, ma non è questo l’argomento che voglio affrontare nell’articolo, sono qui per parlarvi del Templio della Fraternità.

Il Templio ed il suo rispettivo parco venne costruito a memoria di tutti coloro che hanno perso la vita durante il secondo conflitto mondiale, ma è anche un luogo della memoria per ricordare tutti le guerre dall’uomo nella storia. Sono giunti fin qui centinaia di reperti bellici provenienti da tutto il mondo, trasformati poi in simboli pace e monito per le generazioni future. La storia del Templio della Pace ha origine dalla volontà di Don Adamo Accosa, ex cappellano militare reduce dal secondo conflitto mondiale, dal quale ha direttamente partecipato dal 1940, andando prima in Grecia e poi in Albania. Don Adamo Accosa nacque nel 1918 nel comune di Santa Giuletta, ciò che vide in guerra fu terribile, e durante i lunghi anni di conflitto fece tutto il possibile per assistere spiritualmente centinaia di giovani soldati al fronte. Tornato dalla guerra, fece subito domanda al suo Vescovo di poter essere destinato in qualche piccolo paese, per poter ritemprare lo spirito ottenebrato da tanti anni di conflitto. La sua richiesta venne accolta, fu così che le venne affidata la Parrocchia di Cella di Varzi.

Ma i lunghi anni passati in guerra furono una ferita indelebile, in lui maturava sempre di più l’idea di dover fare qualcosa di concreto, un’ opera che lanciasse un messaggio di pace universale tra i popoli e le nazioni, non un semplice monumento alla memoria, ma qualcosa di più concreto e vicino alla realtà. Giunto a Cella di Varzi capì di avere l’opportunità di concretizzare questa sua idea, la piccola chiesa era infatti in condizioni fatiscenti, fu proprio da qui che iniziò la vocazione per costruire un templio della Fraternità.

In quel periodo non era difficile trovare dei reperti bellici, l’Italia era quasi completamente distrutta, Don Adamo quando ne aveva occasione iniziò a raccogliere tutte le rovine della guerra che riusciva a trovare ed a trasformare gli ordini di morte in innocui simboli di passato. La sua opera fu lenta e spesso difficile, scrisse a tante persone: politici, sindaci, personaggi della Chiesa, così da ottenere tutto l’appoggio possibile. Fece anche molti viaggi, in uno di questi conobbe il futuro pontefice Giovanni XXIII che era nunzio apostolico a Parigi. Angelo Giuseppe Roncalli, che diventerà Papa il 28 ottobre 1958, abbracciò l’idea sulla costruzione di questo templio, dando un notevole contributo economico, inviando la prima pietra del templio, che venne raccolta dalle macerie di una piccola cappella in Normandia distrutta durante lo sbarco. I lavori iniziarono il 7 settembre 1952 e terminarono il 17 settembre 1958.

Don Adamo morì a Cella il 10 luglio 1993 continuando tutta la vita a predicare messaggi di pace e fratellanza. Il parco è a tutti gli effetti un autentico monumento unico al mondo, ci sono mezzi di tutti i tipi, donati e posizionati negli anni anche grazie a donazioni e la partecipazione di molte associazioni. In quest’articolo ci sono fotografie solamente del parco esterno, ma spero un giorno di avere l’occasione di visitare gli interni della chiesa. Da questa pagina è possibile avere maggiori informazioni.
Ho anche realizzato un video all’interno del parco, potete vederlo da qui:









